Tra varietà e ricchezza
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Tra varietà e ricchezza
Ripercorrere i miti
Luoghi dove attraverso le leggende si scopriranno per fondazione e ubicazione. Edifici costruiti per intenzione umana e santuari dal forte valore simbolico, in cui scaturisce un rapporto tra devoto e divino. Innalzate tra alture isolate o in sperdute campagne.
Chiesa e museo storico del SS. Crocifisso
La Chiesa del Crocifisso ci racconta una storia iniziata nel 1676: la marchesa Lucrezia Migliaccio la fece costruire per incamerare l’antica cappella che, in precedenza, conservava il Crocifisso. Questa fusione, oggi, la raccontano i pregiati dipinti che decorano la volta e il vecchio crocifisso in legno, ritrovato nel 1625, insieme a una tela di ottima fattura ritraente la Madonna degli Angeli. Senza dimenticare il campanile: distrutto dai fulmini, è stato ristrutturato grazie al contributo di alcune famiglie del paese.
Chiesa Madre San Nicolò, Museo e Giudizio Universale
Di antica fondazione, al suo interno la Chiesa Madre custodisce pregevoli opere: tra queste la splendida tela il “Giudizio Universale”. Questa tela è la più grande d’Italia. Si tratta di un’opera realizzata nel Seicento da Giuseppe Salerno, conosciuto come “Lo Zoppo di Gangi”. È considerato uno dei suoi capolavori, se non altro per la complessità iconografica e iconologica. Giuseppe Salerno lavorò alla grande tela nel 1629, nel periodo della sua piena maturità artistica. In quegli anni, era certamente un nome di spicco del territorio madonita. Molti esperti sono concordi sul fatto che non abbia tratto spunto dall’unico modello iconografico del Giudizio di Michelangelo: avrebbe, invece, fatto ricorso a una molteplicità di ispirazioni, adeguandoli alle sue esigenze espressive.
Nei sotterranei della Chiesa di San Nicolò, c’è la cripta chiamata “A Fossa di Parrini” che rappresenta un unicum di inestimabile valore etnografico. In questo luogo misterioso è possibile ammirare un centinaio di corpi mummificati di ecclesiastici perfettamente conservati. La sepoltura riservata ai dignitari ecclesiastici gangitani, morti tra il 1728 e il 1872, rende il sito unico in tutta la regione soprattutto per l’ottima conservazione delle mummie e dei luoghi.
Scultura equestre Madre Madonita
Collocata nello stupendo panorama della Gola di Isnello, incorniciata dal massiccio di Pizzo Dipilo e dalla Montagna della Grotta Grande, ci dà il benvenuto questa splendida statua bronzea. Realizzata dall’artista locale Pietro Giambelluca e installata nel 1987, è uno dei pochi esempi in Europa di statua equestre dedicata ad una Donna. Simboleggia l’identità culturale, le radici, la tradizione e la volontà della sua gente.